CADF, la società che gestisce il Servizio Idrico Integrato del territorio del Basso Ferrarese, compie un nuovo passo nel proprio percorso verso la piena parità di genere, la valorizzazione delle persone e la promozione del benessere lavorativo.
Negli ultimi anni, l’Azienda ha scelto di andare oltre il proprio ruolo tecnico e gestionale, riconoscendo che l’acqua – risorsa preziosa e comune – può diventare anche simbolo di un modo di lavorare più equo, trasparente e rispettoso delle persone. Da questa consapevolezza è nato un cammino strutturato e coerente, che ha posto al centro l’inclusione, le pari opportunità e la qualità delle relazioni all’interno dell’organizzazione.
Un percorso fatto di azioni concrete: dall’ottenimento della certificazione per la parità di genere (raggiunta nel 2024), alla sperimentazione dello smart working per favorire un migliore equilibrio tra vita privata e lavorativa, fino alla formazione continua del personale come leva strategica per la crescita professionale e la qualità del servizio. CADF ha inoltre promosso numerosi momenti di confronto e sensibilizzazione, come l’incontro con l’avvocata Cathy La Torre dedicato ai temi del linguaggio inclusivo, dei diritti e del rispetto nei luoghi di lavoro, e la partecipazione ai Diversity Month, a conferma di un impegno costante e condiviso.
In questo quadro, l’adozione del Codice di Condotta per la prevenzione e il contrasto delle discriminazioni, delle molestie e del mobbing rappresenta una tappa significativa e coerente con la visione aziendale.
Il documento definisce principi, comportamenti e responsabilità per garantire un ambiente di lavoro fondato su rispetto, fiducia e inclusione
Il documento, elaborato su proposta del Comitato Guida per le Pari Opportunità, rappresenta uno strumento concreto per promuovere relazioni interpersonali corrette e un clima organizzativo improntato all’equità, alla collaborazione e alla tutela della salute psico-fisica di tutte le persone che lavorano in CADF.
Il Codice, approvato l’8 luglio scorso e ora disponibile sul sito www.cadf.it, traduce in regole operative i principi del Codice Etico aziendale, indicando i comportamenti attesi e le azioni da intraprendere per prevenire e contrastare ogni forma di discriminazione, molestia o violenza morale.
Tra gli obiettivi principali del nuovo Codice figurano: la promozione del benessere organizzativo e del rispetto reciproco; la prevenzione dei rischi collegati a stress e conflitti lavorativi; la garanzia di tutela e riservatezza per chi segnala comportamenti scorretti; la diffusione della cultura delle pari opportunità attraverso informazione e formazione continue.
“Non abbiamo sentito l’esigenza di reagire a un problema – sottolinea la presidente Maira Passarella – ma la volontà di consolidare una cultura aziendale che metta al centro il benessere lavorativo, la fiducia reciproca e il rispetto delle persone. È una scelta che guarda al futuro e che vuole fare della prevenzione e della consapevolezza il cuore del nostro modo di lavorare insieme.”
Il Codice di Condotta non nasce quindi come risposta a un disagio, ma come patto di responsabilità collettiva. È una bussola per orientare comportamenti, linguaggi e relazioni, ricordando che ogni persona, con la propria unicità, contribuisce al valore dell’azienda e al suo sviluppo sostenibile.
L’impegno di CADF si inserisce nel più ampio Piano Strategico per la Parità di Genere, che guida la definizione di politiche e pratiche di gestione del personale fondate su trasparenza, equità e valorizzazione delle competenze.
Ogni iniziativa – dalla formazione ai momenti di ascolto e confronto – contribuisce a costruire una cultura aziendale in cui le persone sono al centro, perché un ambiente di lavoro sano non è solo un diritto, ma la condizione essenziale per offrire servizi pubblici sempre più efficaci e di qualità.







