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Dal 2015 a questa parte CADF, in collaborazione con il Comune di Comacchio e il Parco Regionale del Delta del Po Emilia-Romagna, gestisce la Salina di Comacchio, occupandosi non solo della gestione idraulica, ma anche della parte turistica.

Nelle scorse settimane abbiamo avuto l’opportunità di ospitare in Salina nove giovani volontari provenienti da tutta Europa per un progetto che ha unito formazione, sostenibilità e scambio culturale.
Durante due giornate queste ragazze e questi ragazzi hanno avuto modo di immergersi completamente nella realtà di un territorio particolare e ricco di biodiversità. Non si è trattato di una semplice visita, ma di un vero e proprio laboratorio dove teoria e pratica si sono incontrate per dare vita a qualcosa di concreto e duraturo.

Il risultato di questo lavoro collaborativo sono delle bacheche interattive e un murale che arricchiranno l’esperienza di tutti i futuri visitatori e visitatrici della Salina stessa. Questi/e giovani sono infatti riusciti a cogliere e valorizzare le ricchezze del territorio che li circondava e trarne ispirazione per i loro lavori. Infatti, i ragazzi e le ragazze hanno avuto l’opportunità di esprimere pienamente la propria personalità e creatività, e, al contempo, partecipare anche a momenti formativi dedicati alla scoperta della ricca biodiversità del territorio.

Un’occasione che per le/i giovani si è tradotta non solo nella possibilità di acquisire competenze particolari, ma anche un modo per stare a contatto con la natura, cosa che per molti di queste/i partecipanti non era affatto scontato vivendo, la maggior parte, in città.

Il campo è stato promosso da IBO Italia – ODV-ETS, associazione che gode di un’esperienza pluriennale riguardo al volontariato individuale e sociale. Il tutto è stato possibile grazie al programma European Solidary Corps dell’Unione Europea con il patrocinio del Comune di Comacchio, in collaborazione con l’Ente di Gestione del Parco Regionale del Delta del Po Emilia-Romagna, la società che gestisce Boscoforte e CADF – La Fabbrica dell’Acqua.

Questo progetto rappresenta un vero esempio di come la collaborazione tra enti diversi possa creare qualcosa di straordinario. Non si è trattato solo di un’iniziativa di volontariato fine a se stessa, ma di un’esperienza che ha saputo valorizzare al massimo l’impegno di tutti/e i/le partecipanti. La vera forza di questo progetto sta proprio qui: nella capacità di trasformare l’impegno collettivo in un’esperienza formativa che arricchisce, creando valore per l’intera comunità.

Ringraziamo nuovamente tutte le partecipanti e tutti i partecipanti e invitiamo chiunque sia interessato a prendere parte ad un’escursione in Salina, anche per vedere e toccare con mano i lavori che sono stati svolti.