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Il progetto nasce per l’iniziativa della ONG Bambini nel Deserto (www,bambinineldeserto.org), attiva con numerosi progetti in vari Paesi d’Africa, e consiste nella riabilitazione della Grande Khettara di Hassi Labiad, nei pressi di Merzouga, in Marocco, vicino al confine con l’Algeria ai margini del Sahara.

La khettara è un antico ed efficiente sistema di canalizzazioni sotterranee fra le dune del deserto che è in grado di raccogliere l’umidità notturna che si deposita per condensazione nel suolo convogliandola nei sistemi di irrigazione dei palmeti da dattero che rappresentano la ricchezza di quella zona del Paese.
Nel tempo questi sistemi idraulici si sono deteriorati, di recente anche a causa del turismo per l’impiego non regolamentato dei fuoristrada e la loro efficienza è andata sempre calando, per cui se ne impone una riabilitazione non solo per preservare un patrimonio archeologico, ma anche perché tuttora rappresentano una struttura basilare per l’approvvigionamento idrico agricolo.
L’inefficienza delle khettare sta oggi mettendo a rischio l’economia agricola di quelle zone del Marocco.
La rete di Khettare nella zona di intervento è stata realizzata nel XIV secolo e si estende nelle sue varie ramificazioni per circa 300 km.
Quella di Hassi Labiad, ove si situa l’intervento, è un ramo di circa 2 km che si diparte da una dorsale principale denominata Grand Khettara fino all’oasi di Hassi Labiad.

Oltre alla riparazione delle khettara tuttavia, il progetto si è proposto anche il ripristino del tessuto economico e sociale caratteristico della khettara, in grado di garantire la sostenibilità dell’opera e la continuità dell’utilizzo della struttura, mediante corsi di formazione in campo agronomico e commerciale, al fine di creare l’indotto alla produzione dell’economia agricola oasiana inserita in un sistema turistico che possa essere in equilibrio con l’ambiente (turismo sostenibile).
Un altro corso è diretto invece alla formazione dell’Associazione Locale in particolare in ambito gestionale, ai fini dell’indipendenza dall’intervento esterno nella direzione e contabilizzazione dei lavori e nella ricerca dei fondi necessari alla costruzione delle opere.
CADF ha partecipato con un contributo di € 15.000 e ha presentato e promosso il progetto in occasione degli eventi organizzati per la celebrazione della Giornata Mondiale dell’Acqua 2011.