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L’impianto di depurazione delle acque reflue a servizio dell’abitato di Goro è stato realizzato nel 2004, in sostituzione del precedente risalente angli anni ’80, che risultava inadeguato dal punto di vista dimensionale. Si è optato inoltre già in quel primo importante lavoro di rinnovamento dell’impianto per la realizzazione di tutte le parti metalliche in acciaio inox AISI 304 poiché le acque da trattare sono caratterizzate da una forte salinità.

Negli anni successivi l’impianto ha subito due ammodernamenti, finalizzati al miglioramento dell’efficienza di trattamento. Nel 2006 è stata realizzata la fase di trattamento terziario che ha permesso il miglioramento generale della qualità dell’effluente finale, l’abbattimento spinto dell’azoto e del fosforo e l’abbattimento della carica batterica. Nel 2011 poi è stato convertito il sistema di trattamento dallo schema classico nitro-denitro al sistema con alternanza di fasi in reattore unico.

Il processo a cicli alternati garantisce sia la rimozione biologica del carbonio che quella dell’azoto ed in parte del fosforo, tramite una successione di fasi aerobiche (per l’ossidazione del carbonio e la nitrificazione dell’azoto) e anossiche (per la denitrificazione dell’azoto) che vengono realizzate tramite una successione temporale in un unico bacino. In questo modo non è necessario avere delle sezioni dedicate, anossica di predenitrificazione ed aerobica di nitrificazione, in volumi predefiniti, né esiste la necessità di operare il ricircolo della miscela areata per raggiungere prestazioni in tutta sicurezza. Si sono ottenute invece prestazioni più elevate nella rimozione dell’azoto ed un significativo risparmio energetico.

Per eseguire i lavori di conversione dell’impianto è stato necessario svuotarlo completamente e si è riscontrato che la maggior parte delle parti metalliche sommerse all’interno del sedimentatore sono pesantemente ammalorate, nonostante la scelta del materiale (acciaio inox AISI 304) fatta nel 2004.

A causa dei tempi contingentati per l’esecuzione dell’intervento, in quella sede si è provveduto a ripristinare sommariamente le parti più gravemente compromesse per poter riavviare il prima possibile l’impianto.

Il processo di sedimentazione costituisce l’ultima fase del processo di depurazione prima dello smaltimento dell’acqua in un corpo idrico ricettore e consente di separare l’acqua depurata dal fango di depurazione, sfruttando la forza di gravità: le particelle caratterizzate da peso specifico maggiore di quello dell’acqua sono in grado di depositarsi sul fondo di un bacino in tempi accettabili.

Per favorire lo smaltimento del fango che si deposita sul fondo nella vasca è installata una apparecchiatura meccanica, detta ponte raschiatore, dotata appunto di un raschiatore di fondo che spinge gradualmente il fango verso una tramoggia di accumulo e mediante pompe si ha l’estrazione del fango. Il trascinamento del raschiatore avviene mediante un ponte con struttura metallica incernierato su un supporto di sostegno al centro della vasca ed azionato da un motore elettrico. La velocità di rotazione è molto lenta onde evitare di rimettere in sospensione il fango già depositato. Il non corretto funzionamento del ponte raschiatore influisce sulla qualità delle acque depurate.

Il ponte raschiatore di Goro presentava gravi segni di corrosione e si era riscontrato il distaccamento di alcune parti.

Nei primi mesi dell’anno si è proceduto quindi alla sostituzione dell’intera apparecchiatura e di tutte le parti metalliche immerse che risultavano ammalorate, come la canaletta di scarico con profilo Thompson, la tubazione di alimentazione e il cilindro di calma. Vista l’esperienza precedente, il ponte raschiatore è stato completamente realizzato in acciaio inox AISI 316L, materiale notevolmente più resistente alla corrosione rispetto al precedente.

In concomitanza con i lavori si è proceduto anche alla sostituzione della passerella in acciaio zincato che consente l’accesso alla sommità della vasca di depurazione poiché anch’essa risultava fortemente arrugginita e corrosa. La nuova passerella è stata realizzata in acciaio inox AISI 304 per garantirne una maggiore durabilità.