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Ad Ostellato, in seguito degli interventi di scavo per la posa della nuova condotta idrica su via dei Lidi ferraresi, da parte di C.a.d.f. s.p.a., sono stati portati alla luce interessanti evidenze del periodo romano.

L’area della scoperta era nota per l’interesse archeologico, infatti gli scavi sono stati svolti sotto il costante controllo di un archeologo e con la direzione scientifica della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara.

Le indagini di archeologia preventiva hanno così permesso di salvaguardare i resti ritrovati, ampliando la conoscenza e l’interesse per il territorio di Ostellato, consentendo di proseguire i lavori per la messa in funzione di servizi di primaria importanza: la tutela del patrimonio archeologico e le necessità contingenti dell’opera si sono fuse in maniera estremamente sinergica, dando ottimi frutti.

Ciò che emerso dalle ricerche era una zona produttiva per la lavorazione del materiale da costruzione di epoca romana, probabilmente da datarsi al I sec. d.C. L’area era di grandi dimensioni e ha avuto più fasi di vita, sempre riconducibili però all’attività di preparazione e cottura dei laterizi. Si ritrovano i resti di più strutture, come porticati, che potevano avere una funzione nelle fasi di preparazione o di stoccaggio del materiale e soprattutto ciò che rimane di una fornace per la cottura del materiale da costruzione.

L’area doveva beneficiare di particolari requisiti logistici: vie di acqua vicine e percorribili per trasportare il materiale pronto e un vicino approvvigionamento di legname per cuocerlo, oltre che un’area dove era possibile prendere la giusta argilla per produrlo.

La particolarità di questo ritrovamento consiste nel fatto di aver rinvenuto nel corso degli scavi, molto materiale laterizio “marchiato”: mattoni ed embrici sui quali sono stati apposti bolli che rimandavano a diverse officine produttive. E’ plausibile pensare cioè che in questo grande impianto produttivo si creassero e cuocessero laterizi per diversi produttori.

I bolli ritrovati sono noti nella letteratura archeologica e ampiamente attestati nell’area nord adriatica, anche se non erano stati rintracciati impianti produttivi certi.

La scoperta non è importante solo per il territorio di Ostellato, che conferma la sua rilevanza nel periodo romano, ma apre anche importanti scenari di ricerca sul sistema produttivo romano e sulla storia economica e sociale del mondo antico.

Al momento appassionati, curiosi o semplici passanti possono solo intravvedere qualche lacerto delle antiche costruzioni in laterizi, ma è solo questione di tempo: si stanno pianificando eventi culturali in grado di spiegare ed illustrare questa interessante scoperta.