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Novembre 2022

 

Il mese scorso la Regione Emilia Romagna ha candidato diversi progetti al finanziamento “Contratto Istituzionale di Sviluppo CIS Acqua Bene Comune”, promosso dal Ministro per il Sud e la coesione territoriale, tra cui 2 proposti da CADF.

Entrambi i progetti CADF hanno l’obiettivo di favorire una maggiore flessibilità della rete in situazioni emergenziali e di aumentare l’affidabilità e la resilienza del sistema di potabilizzazione CADF anche in condizioni di stress idrico.

 

  • Realizzazione di nuova vasca di accumulo potabile in località Cà Mondiezza (Tresignana), per garantire un’autonomia di alimentazione emergenziale in presenza di problematiche di rete.

Ambito di intervento: Accumulo e distribuzione acqua potabile per usi civili

Descrizione sintetica dell’intervento:

Il contesto idraulico interessato dall’intervento è relativo alla rete di adduttrice dell’asse Ro Ferrarese-Copparo-Formignana-Tresigallo-Migliarino-Ostellato e dunque riguardante diversi distretti della rete acquedotto CADF.

Tale rete adduttrice è costituita da 3 condotte vetuste, che attraversando il centro di Copparo e la relativa torre piezometrica, convergono nel nodo strategico Ca’ Mondiezza (nel Comune di Tresignana) proseguendo verso Migliarino ed Ostellato. La struttura della rete è tale che un guasto sulle adduttrici a monte del pensile di Copparo creerebbe una carenza in termini di distribuzione al centro abitato di Copparo e agli abitati a valle.

L’intervento proposto prevede di realizzare nel Nodo Cà Mondiezza un nuovo accumulo potabile da 5000 mc, il quale essendo baricentrico nel territorio CADF, permetterebbe di assolvere a bisogni fondamentali, quali:

-l’alimentazione tramite l’inversione dei flussi in direzione Copparo, che garantirebbe in caso di guasto la continuità del servizio idrico e della distribuzione all’abitato;

-continuità, in caso di guasto a monte di Cà Mondiezza, dell’alimentazione della rete adduttrice a valle di Cà Mondiezza.

La finalità dell’intervento è quindi l’aumento dell’affidabilità e della resilienza della rete in caso di guasto a massima tutela della continuità del servizio di distribuzione idropotabile.

Inoltre il nodo Cà Mondiezza è anche nodo di interscambio con la rete HERA e la realizzazione di un accumulo permetterà una maggiore flessibilità in situazioni emergenziali in cui è necessario sostenere la rete e le necessità dell’altro gestore e viceversa.

L’area individuata per la realizzazione della vasca non è soggetta ad alcun vincolo paesaggistico, naturalistico e idrogeologico o di altro tipo.

L’installazione di un impianto fotovoltaico sulla copertura in cemento armato della vasca di accumulo, consentirà di autoprodurre energia da utilizzare nel funzionamento delle opere elettromeccaniche del sollevamento a servizio del Nodo Cà Mondiezza e di abbatterne i costi di gestione. L’energia che sarà prodotta dall’impianto fotovoltaico (con potenza di picco pari a circa 194,4 kWp) permetterà una produzione di circa 243 000,0 kWh annui distribuiti su una superficie di 969,6 m².

La strategicità di tale intervento è rappresentata sia dall’ampiezza del bacino di utenza che tale opera andrebbe a servire, pari a 25.000 abitanti, ma anche dal volume della risorsa tutelata in caso di interventi su accumulo e distribuzione, pari a 5.000 mc.

La strategicità della nuova vasca di accumulo è testimoniata anche dall’apporto che la stessa fornirà in termini di gestione della crisi in caso di assenza della risorsa idrica, poiché la sua capacità di accumulo di 5.000 mc permetterà in caso di assenza della risorsa o di temporanei guasti alle adduttrici principali, di garantire il normale servizio idrico per un bacino di 25.000 abitanti per circa 24 ore.

Costi: 3.500.000 euro

Tempi di realizzazione, se sarà finanziato il progetto: entro il 2026

 

  • Rifunzionalizzazione e potenziamento dell’impianto di potabilizzazione di Ro Ferrarese

Ambito: potabilizzazione acqua per usi civili

Descrizione sintetica dell’intervento:

Il contesto idraulico interessato dall’intervento è la Centrale di potabilizzazione di Ro Ferrarese. L’intervento mira alla realizzazione di una nuova linea di filtrazione a sabbia e di una adeguata linea di pretrattamento che possa consentire il trattamento delle acque emunte dal campo pozzi CADF di Guarda.

Il bisogno di avere maggiori risorse idriche disponibili da inserire nel ciclo produttivo della Centrale di potabilizzazione evidenzia la necessità di utilizzare maggiormente i pozzi di Guarda.

Per poter inserire nel ciclo produttivo della centrale le acque provenienti da tali pozzi dovrà essere realizzata sulla filiera del ciclo di potabilizzazione una sezione di pre-trattamento apposita per le acque cariche di metano, azoto ammoniacale e sostanze organiche, provenienti da Guarda.

Tale sezione sarà inserita a monte del processo di filtrazione.

Inoltre sulla centrale grava la necessità di realizzare una nuova linea di filtrazione a sabbia a causa dello stato in cui grava l’attuale linea nr.1, la quale evidenzia un avanzato stato di usura di diversi filtri e uno stato di fragilità dei collettori principali di ingresso ed uscita al comparto di filtrazione.

A ciò si aggiunge la necessità, a seguito di apposite verifiche di vulnerabilità sismica, di procedere ad un importante adeguamento sismico del fabbricato Linea Filtri Sabbia nr. 1.

Dunque l’intervento in oggetto prevede la realizzazione di un nuovo comparto all’interno della Centrale di potabilizzazione di Ro Ferrarese che comprenderà:

-una sezione tecnologica di pretrattamento delle acque cariche di sostanze indesiderabili provenienti dal campo pozzi di Guarda;

-una nuova linea nr. 1 di filtrazione a sabbia da 440 l/s con dismissione della vecchia linea 1.

La rifunzionalizzazione e il potenziamento dell’impianto di potabilizzazione a pozzi di Ro Ferrarese, renderà possibile l’aumento della capacità di trattamento delle acque da pozzo.

Ciò permetterà un maggiore sfruttamento del campo pozzi di Guarda, importante sia per aumentare la portata totale che potrebbe affluire alla centrale, ma soprattutto per garantire una continua rotazione nell’utilizzo dei pozzi e/o un loro minore sfruttamento.

Il potenziamento dell’impianto sarà finalizzato anche a sopperire, in caso si verifichi uno scenario estremo, un eventuale disservizio delle prese esistenti a Po della centrale di Serravalle e dunque della centrale stessa, aumentando la capacità di trattamento in situazioni di crisi da parte di Ro Ferrarese.

Infatti nel caso di disservizio della Centrale di Serravalle, potrebbe in suo soccorso intervenire la Centrale di Ro Ferrarese, grazie alla condotta di interscambio che connette le due centrali, tutelando in questo modo la continuità del servizio di distribuzione idropotabile.

Questo intervento intende operare in piena complementarietà sia con l’attuale Piano investimenti CADF che con l’ordinanza di Protezione Civile OCDPC N. 906/2022 .

Infatti è bene evidenziare che CADF sta procedendo, all’interno del proprio Piano Investimenti, ad una serie di interventi manutentivi all’interno della Centrale di Ro Ferrarese per quanto riguarda la Linea 2 della centrale in modo da essere sempre operativa in caso di disservizi alla Linea 1 (oggetto dell’intervento proposto). Inoltre, sta provvedendo ad interventi di relining e manutenzione su alcuni tratti della condotta di collegamento ed interscambio tra le Centrali di Serravalle e Ro Ferrarese.

Tale condotta è inoltre oggetto anche di una serie di interventi puntuali sulla condotta di interconnessione tra le centrali di potabilizzazione Serravalle – Ro Ferrarese sugli attraversamenti aerei di tale condotta sui canali esistenti.

Costi: 3.130.000 euro

Tempi di realizzazione, se sarà finanziato il progetto: entro il 2026